sabato 21 novembre 2015

Intervista esclusiva a Giovanni Costantino, allenatore delle giovanili dell'FC Futura Porvoo!



Dopo la bella chiacchierata con Marco Baruffato, Calcio Finlandese ha contattato un altro allenatore italiano che ha deciso di tentare l'avventura nel paese di Babbo Natale. Si chiama Giovanni Costantino, viene da Messina e allena le giovanili del club FC Futura, con sede a Porvoo, graziosa cittadina a pochi km da Helsinki. Buona lettura!

Ciao Giovanni! Da Messina a Porvoo, un bel salto...raccontaci brevemente la tua carriera e come sei finito ad allenare in Finlandia!

Ho giocato in Italia fino al campionato di Promozione e la mia ultima stagione è stata nel 2008, quando ho vinto il campionato di Prima Categoria in Alto Adige con l'FC Neugries. Qualche anno dopo ho iniziato a fare lo scout nel Nordest (vivevo a Trieste), mi occupavo dei campionati sloveni e croati compilando dei report statistici e sui giocatori per alcuni allenatori. Nel marzo 2013 a Ferrara ho preso il mio primo patentino come allenatore dilettante, ma ho intuito che in Italia non avrei avuto la possibilità di fare questo lavoro a tempo pieno, così ho iniziato a guardarmi intorno e sono venuto a contatto con l'allora direttore tecnico del settore giovanile dell'FC Futura Porvoo Roberto Nuccio, che ho conosciuto di persona nel maggio 2013. Dopo una settimana di prova mi ha proposto un contratto annuale a partire da novembre 2013. Sempre nello stesso periodo ho fatto il corso UEFA "B" in Italia e così ho preso la decisione di trasferirmi definitivamente in Finlandia.

Com'è stato il tuo primo impatto con questo nuovo paese e qual è, in generale, il tuo rapporto con la Finlandia e i suoi abitanti?


Il primo impatto con il paese non è stato facile, anche perchè le differenze culturali e di stile di vita sono elevate. Dopo due anni ho imparato tuttavia a conoscere ed apprezzare i finlandesi, con i loro pregi e i loro difetti. Il rispetto delle persone è al primo posto tra i loro valori, e se vedono che una persona si impegna sul lavoro e fa le cose in un certo modo, quella persona viene valorizzata ed apprezzata (come del resto hanno dimostrato, rinnovandomi il contratto altre due volte). Per quanto riguarda il clima, venendo dalla Sicilia, la differenza è ovviamente abissale, anche se personalmente soffro di più la luce estiva che il buio invernale: è tremendo quando alle 4 del mattino il sole è già alto! Durante l'inverno invece riesco ad adattarmi molto meglio al ritmo giorno-notte.

Un siciliano atipico, quindi! Parlaci un po' del tuo lavoro e di com'è una tua giornata-tipo.


Per adesso sto allenando l'under 17 e il gruppo del 2002. In questi due anni i ragazzi mi hanno regalato 3 vittorie di campionato e per me è stata una soddisfazione grandissima, specialmente in un paese lontano e parlando in una lingua diversa (l'inglese, che i finlandesi sanno benissimo).
La mia giornata è un po' all'opposto di un "classico" giorno lavorativo perché la mattina sono libero, mentre dalle 12 in poi ricevo la lista dei presenti e inizio a preparare gli allenamenti delle mie squadre. Avendo la qualifica di "match analyist" effettuo anche l'analisi delle partite per i ragazzi, e lavoro molto su video per poterli far crescere. Si tratta di un concetto che ritengo molto importante per portare avanti un lavoro fatto bene e i risultati ci stanno dando ragione, visto che siamo riusciti nel giro di un anno a portare 3 ragazzi nella rappresentativa regionale. Non avendo eccellenze da un punto di vista tecnico direi che non è cosa da poco!

Il livello delle strutture in Finlandia è soddisfacente per poter svolgere il tuo lavoro o c'è da migliorare?


Le strutture sportive e logistiche finlandesi sono ottime. Qui a Porvoo, purtroppo, non abbiamo ancora un campo indoor e dobbiamo allenarci all'aperto anche d'inverno con il limite di temperatura a -15° (al di sotto il pallone diventa come una pietra!). A Helsinki o nelle grandi città ci sono strutture migliori, ma sono comunque sacrifici che si fanno quando si ama questo lavoro. Mi piace poi sottolineare il fatto che con qualsiasi condizione climatica (pioggia, vento, ghiaccio) i ragazzi sono sempre presenti agli allenamenti, non mollano davvero mai e questa è una grande dote (il famoso "sisu" finlandese ndr). A Porvoo ci sono comunque anche 3 campi in sintetico e 5 in erba naturale, tutti comunali e tutti con tariffe irrisorie (nell'ordine dei 10 euro l'ora). Certo, gli spogliatoi non sono un granché, ma qui non esiste la cultura dello "spogliatoio", i ragazzi quando finiscono fanno la doccia a casa e non al campo.

Mi sembra che ti sia ambientato molto bene in questi anni. Il tuo futuro sarà ancora in Finlandia? 

Il futuro è da scoprire, non amo i matrimoni a lungo termine e penso che resterò qui fino a quando avrò le motivazioni. Per adesso non ho avuto proposte che mi abbiano convinto a lasciare la Finlandia, ma come disse il mio istruttore al corso UEFA: "Se alleni in Finlandia puoi allenare in tutto il mondo". Inoltre ho fatto il corso di "match analyst" a Coverciano e credo di poter sfruttare anche questa qualifica per potermi inserire. Purtroppo noi italiani siamo parecchio svantaggiati sotto questo aspetto, visto che non abbiamo la possibilità di proseguire il percorso di studi (UEFA "A" e UEFA "PRO") se non abbiamo una grossa carriera da calciatore o allenatore. In Spagna e Germania i corsi sono più meritocratici e la qualità del loro lavoro si vede. Io nel frattempo aspetto e sono convinto che presto arriverà l'occasione giusta.

Un'ultima domanda: cosa pensi della pagina Facebook e del blog "Calcio Finlandese"?

Lo ritengo uno strumento unico per gli italiani per seguire il calcio finlandese; vedo che c'è parecchia competenza, sia da parte di chi scrive che dei lettori che commentano, segno che non si segue tanto per seguire ma lo si fa con passione!

Grazie mille Giovanni per la disponibilità e in bocca al lupo per il tuo futuro e la tua carriera!

Grazie a voi! E se qualcuno si trovasse a Porvoo e volesse vedere qualche allenamento, è il benvenuto!

giovedì 12 novembre 2015

Intervista esclusiva a Marco Baruffato, allenatore dell'Ilves Tampere !

 Marco Baruffato, allenatore dell'Ilves Tampere (foto ilvesjalkapallo.fi)


La stagione calcistica in Finlandia è appena terminata. Non sto a riepilogarvi cosa è successo, dato che i nostri fan sanno bene tutte le vicissitudini accadute, avendoci seguito con passione sulla pagina Facebook di Calcio Finlandese, che ha oltrepassato i 500 "mi piace" (kiitos!).

Quello che forse non tutti sanno è che c'è un allenatore (italiano) il quale, nelle ultime giornate di campionato, si è ritrovato a guidare nientemeno che una formazione di serie A, lo storico Ilves di Tampere. Una squadra ripescata dalla seconda divisione, ma che è riuscita a conquistarsi sul campo una miracolosa salvezza.

Il protagonista di questa storia si chiama Marco Baruffato; Calcio Finlandese lo ha contattato e il mister ci ha rilasciato questa bella intervista. Buona lettura!

Buonasera, mister, e grazie per la sua disponibilità!

Diamoci pure del "tu"; una delle buone cose della Finlandia è che non si dà del "lei" e si saluta sempre dicendosi "ciao"!

Ok, allora ricomincio: ciao mister, e grazie per la tua disponibilità! Cominciamo l'intervista parlando un po' di te, della tua carriera e di come sei finito in Finlandia.

La mia carriera è iniziata quando avevo 25 anni nel Varese Calcio come preparatore atletico del settore giovanile, poi tanta gavetta fino ad approdare in prima squadra. Sono rimasto a Varese per quasi 20 anni, lavorando fianco a fianco con allenatori come Mario Beretta e Devis Mangia, poi per problemi personali ho dovuto rinunciare al professionismo e sono ripartito dalla Seconda Categoria, con la Vergiatese. Tre promozioni consecutive fino all'Eccellenza, dove siamo arrivati quinti e non sono stato confermato. Poi Solbiatese, Insubria, e alla fine mi sono trasferito in Finlandia. Il motivo? Non ce n'è stato uno in particolare, diciamo che è stata la somma di più fattori. Vivevo anni difficili, di frustrazione, perché in Italia non mi veniva riconosciuta la professionalità e la serietà che mettevo nel lavoro. Mi ritrovavo in ambienti dove spesso e volentieri molti "venditori di fumo" ottenevano più di me, pur adottando comportamenti scorretti. Ammetto che trasferirsi è stato un salto nel buio, perché ho venduto la casa, preso moglie e figli e sono venuto a Tampere su due piedi senza sapere nulla di nulla.

Caspita! E poi cos'è successo?

Ho fatto una ricerca su internet e ho visto che l'Ilves, pur disputando la seconda divisione, era una società affidabile e quindi mi sono presentato presso i loro uffici. E' andata bene, perché ho lasciato il mio curriculum alle 11 di mattina e mi hanno richiamato alle 3 del pomeriggio offrendomi un contratto! Posso dire di aver allenato praticamente tutti i tremila tesserati dell'Ilves, perché ho iniziato dal settore giovanile e davo una mano sia a livello maschile che femminile, poi nel giro di due stagioni e mezzo sono arrivato in prima squadra.

Una bella storia, senza dubbio. Che rapporto hai con la Finlandia e i finlandesi?

Questo paese mi piace tantissimo. Tampere è una città stupenda e basta uscire di pochi km dal centro per immergersi in una natura incontaminata. All'Ilves sto molto bene, mi hanno accolto come in una famiglia e con i tifosi non ho alcun problema. So che è difficile da comprendere, ma qui anche se perdi 7-0 in casa esci comunque tra gli applausi, perché ti viene riconosciuto l'impegno che metti in campo e durante la settimana. E' chiaro che c'è anche l'altra faccia della medaglia, vivere in Finlandia non è semplice perché si tratta di un paese molto conservatore, dove spesso è complicato integrarsi. Devo comunque dire che, sotto questo aspetto, sono stato fortunato perché i finlandesi hanno un'adorazione particolare per l'Italia e, in generale, per tutto ciò che è italiano. Tranne la politica, quella proprio non la capiscono. Anzi, si può dire che la odiano. Soprattutto Berlusconi! (Ricordate la gaffe con l'allora presidente della Repubblica Tarja Halonen e la conseguente "Pizza Berlusconi"? ndr)

Li posso capire, a volte la nostra politica non la comprendiamo nemmeno noi italiani.
Torniamo alla Finlandia, un paese poco popolato ma dove si fa molta attività fisica. Qual è il rapporto di questa nazione con lo sport?

Le strutture sono all'avanguardia in ogni ambito, e lo Stato in primis è consapevole che un popolo "in forma" è più produttivo e costa meno, in termini di assistenza sanitaria e non solo. "Mens sana in corpore sano", qui si applica al cento per cento. Ci sono attrezzature da fantascienza, a cominciare dalle scuole; tutto deve ruotare intorno alla persona e al suo benessere. E poi i finlandesi sono costantemente alla ricerca di nuove metodologie e nuove discipline. Adesso, ad esempio va di moda uno sport che è una via di mezzo tra il frisbee e il golf!

E per quanto riguarda il calcio?

Non essendo il primo sport nazionale può capitare di andare a giocare in stadi con tribune in legno, senza recinzioni e con spogliatoi "artigianali", ma ti viene comunque garantita la possibilità di svolgere il tuo lavoro, e non è cosa da poco.

Direi proprio di no. Scendiamo ora più nel dettaglio della stagione dell'Ilves. Dal ripescaggio alla salvezza, davvero niente male!

Premetto che in Finlandia basta un solo euro di debito per vedersi rifiutare l'iscrizione al campionato. Per questo motivo Mypa e Honka non sono state ammesse, pur non avendo eccessive irregolarità finanziarie; questo ci ha permesso di essere ripescati, nonostante fossimo arrivati terzi in seconda divisione e la società aveva oramai allestito il budget per affrontare quel campionato. Ritrovandoci in Veikkausliiga, tuttavia, non è stato cambiato nulla né a livello di programmazione né di giocatori, e questo dà ulteriore valore a ciò che siamo riusciti a fare. Ci siamo guadagnati la salvezza soprattutto dopo aver inanellato una serie di buoni risultati tra luglio e agosto, poi i primi di ottobre...

I primi di ottobre è successo quello che è successo con Armstrong! Che idea ti sei fatto di questo incredibile episodio?

Io ho saputo tre settimane prima della partita con il SJK che lui non sarebbe venuto, di conseguenza ero più che certo che lui e la società fossero d'accordo sulla sua assenza. A quanto pare così non era, di conseguenza dopo il suo esonero la squadra è stata affidata a me. Intendiamoci, io con Armstrong mi sono trovato molto bene, poi essendo entrambi stranieri parlavamo un sacco di tecnica e di tattica. Ritengo comunque abbastanza inconcepibile che un tecnico non si presenti ad una gara di campionato della sua squadra per andare a commentare la Premier League in televisione.
Vedremo cosa succederà l'anno prossimo, non sarà facile ripetersi ma come sempre daremo il massimo. Non ho avuto ancora il tempo di parlare con il nuovo tecnico (si tratta di Jarkko Wiss ndr) ma sono certo che lavoreremo bene insieme.

Qual è il tuo pensiero generale sul calcio finlandese?

Dopo un periodo di crisi sembra che si stia riprendendo, e credo che questo sia dovuto al fatto che molti campioni finlandesi, una volta terminate le loro carriere, sono tornati in patria per ricoprire ruoli importanti e far valere la loro esperienza internazionale. Penso a gente come Sami Hyypiä, Hannu Tihinen e Jari Litmanen. Di contro c'è sempre il solito problema, la Finlandia non è molto aperta alle innovazioni, spesso si va a cozzare contro mentalità chiuse e questo comportamento non aiuta. Fortunatamente l'Ilves non fa parte di questa categoria, sa che se vuole crescere deve mettere il naso fuori dalla Finlandia e questo rientra nei miei compiti perché in società, oltre all'allenatore in seconda, ricopro anche il ruolo di responsabile del progetto di sviluppo internazionale e sono in contatto con società in tutta Europa per assistere ai loro allenamenti con alcuni nostri tecnici, vedere come vengono programmate le varie attività e anche portare alcuni nostri ragazzi.

A proposito di ragazzi, uno di questi è Lauri Ala-Myllymäki, classe 1997, autentica rivelazione della stagione.

Lauri mi piace molto, spero davvero che qualche società gli conceda l'opportunità di un provino ma non è semplice perché, quando all'estero si sente parlare di Finlandia, non tutti sono interessati a vedere quanto di buono c'è a livello calcistico in questo paese. Il vento comunque sta cambiando e ritengo che, nel giro di qualche anno, le nuove leve (soprattutto i ragazzi del 2004 e 2005) si faranno rispettare, stanno lavorando benissimo e diranno la loro sia a livello nazionale che internazionale.

Il futuro di Marco Baruffato sarà ancora in Finlandia?

Io sono una persona all'antica, sono sentimentalmente legato all'Ilves perché sono stati i primi a offrirmi un impiego, quindi finché l'Ilves vorrà e ci saranno i presupposti continuerò a lavorare per loro. Il mio contratto, poi, prevede determinati compiti perché sono assunto a tutti gli effetti come dipendente.

Veramente? E com'è la tua giornata-tipo?

Faccio le mie 8 ore al giorno. Dalle 7.30 alle 9.30 sono subito in campo per un allenamento con i giocatori più talentuosi di tutte le società di Tampere, poi vado in ufficio per lo sviluppo del progetto internazionale che prevede gemellaggi, ricerca di tornei dove poter iscrivere le nostre squadre e anche l'organizzazione del nostro torneo, nello scorso agosto si è disputata la prima edizione ed è andato decisamente bene. Dalle 13.00 alle 15.00 faccio un po' di propaganda nelle scuole e negli asili, si tratta sostanzialmente di far giocare a calcio i ragazzi delle varie classi per cercare di farli appassionare a questo sport. Infine, alle 16.00, corro allo stadio per l'allenamento con la prima squadra che gestirò fino al prossimo 1° gennaio, quando partirà il contratto di Wiss.

Non mi sembra di vedere molta Italia nei tuoi progetti futuri...

Sono fiero di essere italiano e non rinnego assolutamente il mio passato. Tuttavia, considerati i motivi che mi hanno spinto ad intraprendere l'avventura qui in Finlandia e che ti ho spiegato prima, non vorrei rivivere tutto daccapo: lavorare in ambienti dove non mi trovo bene, dove tutto ruota intorno al Dio denaro, dove c'è troppo stress e troppa poca meritocrazia. La voglia di tornare c'è ma deve valerne la pena  Ho una moglie, tre figli e "sradicarli" nuovamente deve avere il suo tornaconto, non solo economico.

Un'ultima domanda: cosa pensi del blog e della pagina Facebook di "Calcio Finlandese"?

La ritengo un'ottima idea perché mi sono reso conto che molti italiani sono interessati a quello che succede da queste parti. Il fatto che poi la pagina sia molto seguita è decisamente positivo!

Grazie mille Marco per la tua cortesia e per la bellissima intervista!

Di nulla, è stato un piacere! Speriamo di incontrarci presto a Tampere!

venerdì 17 luglio 2015

Giro di boa della stagione: facciamo il punto

Arrivati alla metà di luglio è tempo di bilanci, seppur ancora provvisori. E allora perché non riepilogare dettagliatamente tutto ciò che è successo intorno al calcio finlandese nel 2015?
Nel caso vi siate persi qualcosa qui di seguito trovate tutti, o quasi, i principali avvenimenti di questa stagione.


LIIGACUP

La Coppa di Lega, da qualche anno a questa parte, rappresenta l' "antipasto" della stagione finlandese. Si gioca alla fine dell'inverno, quando fuori fa ancora tanto (troppo) freddo per sciogliere i muscoli, e allora le gare si disputano indoor. La finale ha visto di fronte HJK e RoPS, con la vittoria del Klubi per 2-0 grazie ai gol di due neoacquisti: il gioiellino Klinga e il centravanti giapponese Havenaar. Quasi tutti, dopo aver visto questa gara, hanno pensato due cose: uno, che la squadra di Lehkosuo avrebbe dominato facilmente anche ; due, che il raggiungimento della finale da parte dei lapponi era frutto del caso. Buona squadra, il RoPS, ma non in grado di competere certo per traguardi prestigiosi.
E invece...

VEIKKAUSLIIGA

E invece ti va a succedere che Juha Malinen (che tra un po' a Rovaniemi potrebbero eleggere sindaco) ha plasmato una macchina perfetta o quasi. Ma non per salvarsi. Il RoPS ha 37 punti, uno in meno dell'HJK, ma deve recuperare due partite e nell'ultima gara disputata ha sconfitto a domicilio (davanti a quasi 5.000 spettatori) proprio i campioni in carica. Senza nulla togliere agli altri, l'exploit del RoPS ha due protagonisti principali: uno è Juha Pirinen, che nonostante la giovane età (24 anni) ha già al suo attivo oltre 100 presenze nella massima serie e guida il centrocampo come un veterano; l'altro è Aleksander Kokko, che a 28 anni (gli ultimi 4 passati a Rovaniemi) ha ormai raggiunto la piena maturità e guida la classifica cannonieri con 11 reti all'attivo. Con questi due, e con Malinen in panca, in Lapponia si sogna il primo scudetto.
La classifica è spezzata in due: in cima, oltre a HJK e RoPS, troviamo anche il SJK, attardato ma non troppo, con Inter Turku e Mariehamn a fare da incomodi per un posto in Europa League. Nella seconda parte della graduatoria abbiamo invece le squadre impegnate nella lotta per non retrocedere. Tuttavia, mai come quest'anno, il calendario in Finlandia è estremamente confuso. Basti pensare che il Mariehamn ha 27 punti mentre HIFK e KuPS, le prime squadre del secondo "troncone", ne hanno sette in meno, ma con due gare da recuperare. Insomma, per dirla in soldoni, un bel casino. Sarebbero sufficienti un paio di sconfitte per precipitare o un paio di vittorie per ritrovarsi in zona-Europa.
A proposito di HIFK, la seconda squadra di Helsinki (ma in quanto a tifoseria non si battono, andatevi a vedere le reazioni dei fans ai gol contro l'HJK nei due derby sin qui disputati!!) è una neopromossa coriacea e per nulla facile da affrontare. "Autarchia" è la parola d'ordine: la rosa è composta interamente da calciatori finlandesi, e sin qui i risultati stanno dando ragione a Honkavaara e soci. Deludenti finora KuPS e, soprattutto, Lahti, mentre più in basso sgomitano per evitare il penultimo posto (che significa spareggio con la seconda classificata di Ykkönen) Jaro, Ilves e KTP. Fanalino di coda il VPS, che si sta aggrappando ai gol di Juho Mäkelä per cercare di non perdere il treno-salvezza. Intanto però Olli Huttunen ci ha rimesso la panchina (unico cambio stagionale sinora), al suo posto il secondo Petri Vuorinen.

SUOMEN CUP

La Coppa nazionale, che regala alla squadra vincitrice un posto in Europa League, è arrivata al penultimo atto: nel giorno di Ferragosto infatti si giocheranno le semifinali, Mariehamn-HJK e Inter Turku-KuPS. Al di là di come finirà, comunque, questa edizione verrà ricordata per la rete messa a segno da Alessandro Marzuoli, che al 94' ha regalato all'Oulu i supplementari negli ottavi di finale contro il Kemi (gara poi vinta ai rigori). L'Oulu, squadra di seconda divisione, è stata poi eliminata ai quarti dal Mariehamn. Cos'ha dunque questo gol di tanto speciale? Primo, Marzuoli è italiano. Secondo, di solito i gol cerca di evitarli, visto che è portiere...!
Per chi si fosse perso questo episodio, qui potete rivedere il suo gol, mentre qui è possibile leggere l'intervista concessa in esclusiva a "Calcio finlandese".

NAZIONALE

Tasto dolente. Dolentissimo. Diciamoci la verità, al momento del sorteggio dei gironi per Euro 2016 eravamo tutti ottimisti. Non soltanto perché, con l'allargamento del torneo a 24 squadre, anche arrivando terzi ci si sarebbe comunque potuti giocare la qualificazione agli spareggi; ma quello che veramente ben sperare era il raggruppamento nel quale la Finlandia era inserita: Romania, Grecia, Irlanda del Nord, Isole Fær Øer e Ungheria non erano certo avversarie irresistibili. Eppure i "gufi" hanno toppato in maniera clamorosa, raccogliendo la miseria di 4 punti in 6 gare (per intenderci, due in meno delle Fær Øer...). Un tracollo che è costato la panchina a Mixu Paatelainen, con il posto che è tuttora vacante. Credete di avere le carte in regola per allenare la nazionale finlandese? Siete ancora in tempo per candidarvi.

COPPE EUROPEE

Europa League amarissima. Tre su tre fuori al primo turno. Per Lahti e VPS le speranze erano ben poche, dovendo affrontare avversarie ben più quotate come Elfsborg e AIK. E se l'andata in Finlandia era finita con due pareggi per 2-2, al ritorno le svedesi hanno fatto polpette delle malcapitate "vicine di casa", con un parziale complessivo di 9-0.
Molto più abbordabile era il compito del SJK, che se la doveva vedere con gli islandesi dell'FH. La squadra di Seinäjoki, pur lanciatissima in campionato, ha evidentemente pagato l'inesperienza (e anche un po' di sfortuna), uscendo sconfitta dal confronto sia all'andata che al ritorno per 1-0.
Meglio, molto meglio sembra andare all'HJK, che nell'andata del secondo preliminare di Champions si è imposta (pur andando sotto) per 3-1 contro i lettoni del Ventspils. Il ritorno al "Sonera" dovrebbe essere poco più di una formalità, a meno di clamorosi ribaltoni.
Notizia proprio di oggi, al Klubi, in caso di passaggio del turno, toccherà la vincente di Maribor-Astana. Avversari non impossibili per una squadra che, in Europa, cercherà nuovamente di accedere alla fase a gironi dopo l'ottimo cammino dello scorso anno.

Raccomando a tutti di non perdersi gli aggiornamenti sulla mia pagina Facebook "Calcio finlandese" e, soprattutto, mettete "mi piace" se non l'avete ancora fatto! 


venerdì 17 aprile 2015

Intervista esclusiva ad Alessandro Marzuoli, il portiere-goleador dell'Oulu!


Dopo Rampulla e Taibi, i portieri italiani goleador diventano protagonisti anche all’estero.

In Finlandia infatti c’è un ragazzo di Pescara, Alessandro Marzuoli (nella foto, fonte yle.fi), che gioca in Ykkönen (seconda divisione) con l’AC Oulu, e nella giornata di ieri, durante la gara valevole per gli ottavi di finale di Suomen Cup contro il Kemi, ha realizzato al 95’ la rete del 3-3 che ha mandato la gara prima ai supplementari, poi ai rigori, grazie ai quali la sua squadra ha poi passato il turno, accedendo ai quarti.



Calcio Finlandese lo ha contattato e Marzuoli ci ha gentilmente concesso questa intervista. Buona lettura!



Ciao Alessandro! Anzitutto complimenti, un portiere che fa gol non si trova tutti i giorni…

Finalmente è arrivato il primo gol della mia carriera e devo dire che è una bellissima sensazione! Ci avevo già provato altre volte, ma fino ad ora non avevo mai avuto fortuna.



Raccontaci in breve la tua carriera calcistica. Come sei arrivato in Finlandia?



Sono cresciuto nel vivaio del Pescara Calcio fino alla prima squadra, in serie B.
 
Poi ho intrapreso la mia storia calcistica all'estero giocando con Top Oss (Olanda), Marek (Bulgaria), Olimpiacos Volos (Grecia) e poi 4 anni in Finlandia con VPS Vaasa, Fc Futura e adesso Oulu.



Un giramondo, insomma! Ma come si vive il calcio lassù? E qual è il livello medio delle squadre finlandesi?



Qui il calcio è di buon livello e le strutture (campi, etc.) sono all'avanguardia, meglio che in Italia!


Per quanto riguarda il livello, diciamo che una serie A finlandese equivale ad una serie B italiana, con l'eccezione ovviamente di alcune squadre.



Si dice che i finlandesi siano famosi per il loro silenzio e la loro freddezza. E’ solo un luogo comune oppure c’è del vero?



Appena si fa amicizia con un finlandese è vero, ma poi con il passare del tempo si instaura un rapporto normalissimo, anzi sono delle persone estremamente corrette.


Sto apprendendo molto dalla loro cultura e sto migliorando la mia persona non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello umano.



Quali sono i tuoi obiettivi personali? Vedi ancora Finlandia nel tuo futuro?



Qui mi trovo benissimo, ma il mio sogno sin da piccolo è sempre stato quello di giocare nel campionato inglese, un torneo che seguo da sempre con ammirazione.



Ti chiedo infine cosa pensi del blog e della pagina Facebook di Calcio Finlandese.



La ritengo un’ottima idea e continuerò a seguirlo, perchè è un calcio che merita. Il campionato finlandese è in crescita, anche in Italia ci sono giocatori validi (Hetemaj al Chievo e, dal prossimo giugno, Moisander alla Sampdoria ndr) e parecchi talenti sono seguiti da molte blasonate squadre del calcio europeo.


Non dimentichiamo poi che uno dei miglior giocatori al mondo, Jari Litmanen, è finlandese!



Grazie mille Alessandro per la tua cortesia e disponibilità. A presto e in bocca al lupo!



Grazie a te e crepi il lupo!

domenica 22 marzo 2015

Suomen Cup, il quadro del quinto turno

Il quarto turno della Suomen Cup si è completato nella giornata di oggi, domenica 22 marzo.
Sulla base del sorteggio effettuato lunedì 17 (nientemeno che da Jari Litmanen), ecco il quadro completo del quinto turno, in cui faranno il loro debutto le quattro squadre di Veikkausliiga eliminate ai quarti della Liigacup (Lahti, VPS, SJK, Inter Turku).
Spiccano il derby di Turku e la sfida tra le due squadre di massima serie SJK e KuPS.
Le 12 formazioni vincenti si qualificano per gli ottavi di finale, dove già le attendono HJK, HIFK, Ilves e RoPS.

2015 RESPECT SUOMEN CUP
QUINTO TURNO

TPS (2) - Inter Turku (1)
Haka (2) - Honka (3)
Gnistan (3) - BK-46 (3)
MuSa (3) - EIF (2)
EsPa (4) - Mariehamn (1)
MP (2) - PK K-U (3)
Viikingit (3) - PK-35 Vantaa (2)
MPS/Atletico Malmi (4) - Lahti (1)
AC Oulu (2) - VPS (1)
KajHa (4) - KPV (3)
JJK (2) - PS Kemi (2)
SJK (1) - KuPS (1)

venerdì 13 marzo 2015

Suomen Cup 2015, il punto sulla coppa nazionale

In attesa della Veikkausliiga e dell'atto finale della Liigacup (semifinali in programma sabato 14), in Finlandia si gioca anche la Suomen Cup, ovvero la coppa nazionale.

Le squadre partecipanti sono ben 162, e la formula ricalca quella degli anni passati. Dopo i primi tre turni preliminari, a cui partecipano le squadre dalla seconda divisione (Ykkönen) in giù, nel quarto turno (una sorta di trentaduesimi di finale) entrano le squadre della Veikkausliiga. Ma non tutte, solo le quattro eliminate dalla fase a gironi della Liigacup. Chi vince il quarto turno accede ai sedicesimi, dove entrano altre quattro squadre di Veikkausliiga (le eliminate ai quarti di Liigacup), e poi agli ottavi entrano definitivamente le ultime quattro formazioni della massima serie (le semifinaliste di Liigacup, quest'anno HJK, HIFK, Ilves e RoPS).

Confusi? Lo ammetto, un po' lo sono anche io. Ma la formula è più semplice di quanto sembri e mi piace parecchio, perché ricalca quasi del tutto quella della FA Cup e della Coupe de France, con gare secche in tutti i turni, fino alla finale. La competizione è stata vinta lo scorso anno dall'HJK, che ha superato in finale ai rigori l'Inter Turku. Il Klubi è anche la squadra che ha vinto più volte la competizione, a pari merito con l'Haka, con 12 affermazioni.

Intanto vi riporto il quadro del quarto turno, con tra parentesi la divisione in cui militano le squadre. Vi garantisco che non è stato per niente facile riuscire a scoprire in quale serie giocano determinate formazioni (soprattutto dalla quarta divisione in giù), per cui se c'è qualche errore segnalatemelo e sarò ben lieto di correggerlo.

Lunedì 16 ci sarà il sorteggio dei sedicesimi.

2015 RESPECT SUOMEN CUP

QUARTO TURNO

Töölön Taisto (4) - Haka (2) 0-1
KajHa (4)  - SiPS (4) 2-0
PaiHa (4) - Honka (3) 0-4
KPV (3) - Jaro (1) 3-0
TPS (2) - Jazz (2) 2-0
Myllypuro (3) - PK K-U (3) 0-1
KäPa (3) - PK-35 (2) 2-4 rig.
Atlantis (3) - EIF (2) 1-4
PEPO (3) - KuPS (1) 0-6
Sexypöxyt (4) - Gnistan (3) 1-2
GBK (3) - PS Kemi (2) 1-4
OTP (4) - AC Oulu (2) 0-2
Legirus Inter (5) - BK-46 (3) 0-4
EsPa (4) - HPS (4) 3-0
MP (2) - KTP (1) 4-2 rig.
TuPS (4) - Viikingit (3) 6-7 rig.
TamU-K (3) - IFK Mariehamn (1) 0-12
SAPA (4) - MuSa (3) 0-1
JIPPO (3) - JJK (2) 0-3
JanPa (4) - MPS/Atletico Malmi (4) 0-5

mercoledì 4 marzo 2015

Veikkausliiga: il punto sulle 12 squadre!



Come promesso, ecco a voi l'analisi sulle "magnifiche 12" che prenderanno parte alla prossima edizione della Veikkausliiga, la massima serie del campionato di calcio finlandese, che aprirà i battenti il 12 aprile.
L'ordine delle squadre è rigorosamente alfabetico e, al termine dell'analisi, una mia personale valutazione, da 1 a 5.
Sono ben accetti commenti, osservazioni, critiche e, ovviamente, qualunque domanda o curiosità.
Non mi resta altro che dirvi...buon divertimento e buona lettura!

HIFK – Il più antico club IFK di Finlandia torna nella massima divisione dopo 43 anni e una rimonta pazzesca sul KTP (11 punti recuperati in 4 gare!).
La squadra è stata rinforzata con gli arrivi di Anyamele dall’Honka, di due giovanotti di bellissime speranze dall’HJK, ossia Fredrik Lassas (da seguire con molta attenzione) e Youness Rahimi, oltre che dal sempreverde Sihvola in attacco e da Tommi Vesala in difesa. Biglietto da visita iniziale niente male: primo posto nel girone di Liigacup, con tanto di sonante 6-0 all’Inter Turku.
La tifoseria è caldissima ed entusiasta e il piccolo stadio di Töölö sarà rimpiazzato, quest’anno, dal “Sonera”, che dunque verrà diviso con i ben più blasonati “cugini” dell’HJK. Anche il palmarès dell’HIFK comunque è di tutto rispetto, considerando che la formazione attualmente allenata da Jani Honkavaara ha in bacheca 7 campionati (anche se l’ultimo trionfo risale al 1961).
Lo scudetto di quest’anno, tuttavia, si chiamerà salvezza.
Valutazione: 2/5

HJK HELSINKI – Ogni anno ce lo ripetiamo: è la favorita numero uno al titolo. E ci mancherebbe altro, visto che gli ultimi sei campionati hanno sempre preso la via del “Sonera Stadium”. Molte le cessioni: Annan, Bancé, Jones, Kandji, Lassas, Mannström, Perovuo, Porokara, Rahimi, Väyrynen, oltre ai ritiri di Wallén e Tainio. In entrata, da segnalare gli acquisti del gioiellino Matti Klinga dal Lahti e il ritorno del portiere Sahlgren dal RoPS. Alla corte di Lehkosuo arrivano anche cinque nuovi stranieri: il francese Guy Moussi dal Birmingham, il gambiano Jallow in attacco e lo svedese Örlund in porta; ma i giocatori su cui forse c’è più curiosità sono giapponesi: uno è Atomu Tanaka, che sinora ha ben figurato in Liigacup, dove il Klubi ha guadagnato la qualificazione ai quarti senza particolari patemi; l’altro è Mike Havenaar, punta originaria dell’Olanda ma ormai nipponico a tutti gli effetti. Replicare l’ottimo 2014 (double in patria e terzo posto nel girone di Europa League) sarà quasi impossibile: a Lehkosuo il compito di smentirci.
Valutazione: 5/5

ILVES TAMPERE – Tanto entusiasmo intorno alle “linci”, che tornano in Veikkausliiga dopo 19 anni seppur attraverso il ripescaggio, prendendo il posto del fallito Mypa. Un mix di esperienza e gioventù fanno della truppa di Keith Armstrong una formazione che può ambire ad una salvezza tranquilla. Il mercato è stato fatto in maniera intelligente, sono arrivati rinforzi in ogni ruolo (Kujala e Nieminen in difesa, Korte a centrocampo e il nigeriano Chidozie Ugwunna in attacco), e la squadra sembra già aver dimostrato il suo valore, considerato che ha chiuso il girone di Liigacup al primo posto, con 3 vittorie e 1 pareggio.
Valutazione: 2/5

INTER TURKU – Dopo la scorsa, disastrosa stagione, conclusa al terzultimo posto in campionato e con la sconfitta in finale di coppa ai rigori contro l’HJK, l’Inter si deve rimboccare le maniche e cercare di affrontare il 2015 in maniera decisamente diversa. Se ne sono andati due dei protagonisti degli ultimi anni, ovvero Sirbiladze e Gruborovics, ma è rimasto Mika Ojala, il giocatore di maggior talento dei “sinimustat”, che dopo aver entusiasmato tutti gli addetti ai lavori fino a due anni fa, ora sembra essersi perso (ma i tre gol in Liigacup fanno ben sperare). Questa stagione può segnare anche la consacrazione di Vahid Hambo, il giovane attaccante (classe ’95) ex primavera della Sampdoria, tornato in patria per cercare di trascinare con i suoi gol la formazione di Dragtsma. In Liigacup sinora c’è riuscito alla grande, mettendo a segno 4 reti in altrettante gare e garantendo ai suoi la qualificazione ai quarti (anche se lo 0-6 subìto dalla neopromossa HIFK ha del clamoroso).
Valutazione: 2/5

JARO – Unica squadra ad aver fatto zero punti in Liigacup, e se il buongiorno si vede dal mattino, anche se negli anni scorsi ci ha abituato spesso e volentieri alle sorprese, quest’anno per lo Jaro sarà molto dura. L’ottimo sesto posto della scorsa stagione sembra già un lontano ricordo, Jonas Emet (capocannoniere dell’ultima Veikkausliiga insieme all’argentino Solignac) è rimasto ma se ne sono andati due pezzi da novanta come Winchester e, soprattutto, Helmke. Ha ben impressionato in Liigacup il giovanissimo Sergei Eremenko (classe ’99), fratello d’arte dei più celebri Alexei e Roman e figlio di Alexei senior, l’allenatore. Troppo poco, tuttavia, per pensare ad una stagione senza sofferenze.
Valutazione: 1/5

KTP – A Kotka lo psicodramma dovuto alla rimonta dell’HIFK è durato qualche mese, ma alla fine il KTP ha potuto comunque festeggiare la Veikkausliiga, anche se attraverso il ripescaggio in seguito al fallimento dell’Honka.
La formazione che ha lanciato, tra gli altri, un certo Teemu Pukki, torna così in massima serie dopo 15 anni dall’ultima apparizione e ha disputato un girone di Liigacup di tutto rispetto, costringendo l’HJK per due volte al pareggio e venendo eliminata soltanto all’ultima gara contro il RoPS.
Da seguire con attenzione l’ex Flora Tallinn e Mypa Valeri Minkenen, che con Ilari Äijälä, prelevato dall’Honka, e Tamas Gruborovics, arrivato dall’Inter, forma un gran bel centrocampo. Ai gol-salvezza dovranno pensarci Anttilainen (anch’egli proveniente dal Mypa) e Kaivonurmi. La permanenza in Veikkausliiga è l’obiettivo massimo dei biancoverdi, guidati in panchina da Sami Ristilä.
Valutazione: 1/5

KUPS – Da quattro anni a Kuopio si vivacchia a metà classifica, e anche in questa stagione, salvo sorprese, sembra che l’andazzo sarà quello. Il mercato, tuttavia, è stato abbastanza vivace: Purje è tornato in Esotnia, il gioiellino Paananen è stato ceduto al Lahti e Poutilainen, altro giovane interessantissimo, se n’è andato al VPS. I sostituti sono comunque di tutto rispetto: in difesa Hatakka dall’Honka e l’americano McCarthy; a centrocampo Poutiainen e il ritorno di Pennanen, mentre in attacco il colpaccio è Sirbiladze, arrivato dall’Inter Turku. Potrebbe entrare in Europa League se la Finlandia si dovesse guadagnare un ulteriore posto per la classifica fair play.
Valutazione: 2/5

LAHTI – Da qualche anno i “black drones” sono ormai una realtà consolidata del calcio finlandese; negli ultimi tre anni sono arrivati due quinti e un terzo posto, oltre alla Liigacup vinta nel 2013. In questa stagione la formazione di Korkeakunnas ha tutta l’intenzione di confermarsi, e il mercato è lì a dimostrarlo: se ne sono andati Klinga (HJK) e Ngueukam (SJK), mentre in entrata ci sono Paananen dal KuPS (seguitelo!), Ristola dal Mypa, Ääritalo dal TPS, due brasiliani arrivati dal Fluminense (Leandro Motta e Matheus Alves), e soprattutto Pekka Lagerblom, in età non più verdissima ma ancora determinato a fare bene a casa sua (è nato proprio a Lahti).
La medaglia di bronzo dello scorso anno gli permetterà di giocare in Europa League; Liigacup così così (4 punti nel girone), ma per me sono da podio.
Valutazione: 4/5

MARIEHAMN IFK – Dopo aver perso l’Europa solo per differenza reti nei confronti del VPS lo scorso anno, il Mariehamn ricomincia con un Solignac in meno (capocannoniere la passata stagione) ma un Kangaskolkka in più; dopo la deludente parentesi olandese, la punta infatti torna nel club che lo ha lanciato per cercare di ritrovarsi (e con il giamaicano Orgill dovrebbe formare una coppia-gol niente male). Assieme a lui sono arrivati il kenyano Dafaa dal VPS, il giovane (e bravo) portiere Viitala dall’Honka, e l’americano Span a centrocampo. Un centrocampo che continuerà a fare affidamento su Petteri Forsell, chiamato alla definitiva consacrazione, e sul brasiliano Diego Assis. Liigacup deludente (fuori al primo turno, nove gol subìti e nessuna vittoria), ma la squadra c’è, e se Lyyski riesce a trovare il bandolo in difesa potrebbe terminare il campionato nei posti che contano.
Valutazione: 3/5

ROPS – Due salvezze e una coppa di Finlandia nelle ultime due stagioni. La permanenza in Veikkausliiga non dovrebbe essere un problema, anche se gli addii di Pennanen e Sahlgren rischiano di pesare. C’è molta curiosità sui nuovi acquisti (“esotici”, come nella tradizione del RoPS): sono arrivati un canadese (il portiere Chencinski dal Maccabi Tel Aviv), un gambiano (Jammeh, difensore) e il camerunense Nganbe Nganbe dal VPS. Buono anche il colpo Pirinen a centrocampo, mentre ha ottimamente figurato il nigeriano Ibiyomi là davanti con tre gol in Liigacup, dove il RoPS si è qualificato ai quarti vincendo l’ultima gara contro il KTP. Per Juha Malinen, tuttavia, ci sarà da lavorare parecchio.
Valutazione: 2/5

SJK – 4 vittorie su 4 nel girone di Liigacup (unica squadra a punteggio pieno), entusiasmo alle stelle, un tecnico giovane e ambizioso e un mercato coi fiocchi. Simo Valakari ha per le mani una rosa di prim’ordine, che giocherà anche in Europa League dopo il secondo posto dello scorso anno. Gli acquisti di Mehmet Hetemaj e Vasara in mezzo, oltre che del camerunense Ngueukam in attacco, sono da applausi. Pelvas segna con regolarità (cinque centri nel girone di Liigacup). Da seguire anche il bosniaco Atajić (tre gol per lui). E poi Laaksonen e Lähde a centrocampo, il gallese Dorman, oltre al sempre affidabile Toni Lehtinen e al capitano Milosavljević. La butto là? Per me sono da scudetto.
Valutazione: 5/5

VPS VAASA – Personalmente, la ritengo la squadra più interessante di tutto il campionato; la bandiera Strandvall se n’è andata in Austria, ceduti anche Dafaa e Fowler, ma i bianconeri si sono accaparrati quasi tutti i migliori giovani finlandesi in circolazione: Hertsi dal Lahti, Voutilainen dal KuPS, in porta Uusitalo (ex Honka, era in prova con il Liverpool), ma soprattutto Eero Tamminen dalla neoretrocessa TPS. Per i ragazzi di Olli Huttunen, o la va o la spacca. Ma dopo il quarto posto della scorsa stagione, il Vepsu ha ancora voglia di stupire. E, secondo me, ci riuscirà. Due vittorie e due sconfitte in Liigacup, sarà una delle protagoniste finlandesi in Europa League.
Valutazione: 3/5